Nella rappresentazione a sinistra: Il vecchio Sistema Solare, con ancora Plutone, il diametro del Sole e dei Pianeti è in rapporto, ma la distanza che separa gli oggetti ovviamente è fuori scala, essendo nella realtà  maggiore, inoltre ogni pianeta è separato dal pianeta che lo succede da una distanza doppia rispetto al pianeta precedente, detta regola non è confermata tra Marte e Giove, difatti in quella regione del Sistema Solare troviamo la fascia degli asteroidi, i residui forse di un pianeta che non è riuscito a formarsi a causa del campo magnetico del gigante gassoso Giove.

Sito del 25.07.2008

Ultimo Agg.01.01.18

In alto, foto di Giacomo Bongiorno, Ottimo Smith Cassegrain da 8 pollici 203 mm di apertura, montato sopra una robusta montatura equatoriale, motorizzata in entrambi gli assi, la montatura con una portata massima di circa 12 Kg, regge in modo ottimale gli appena 7 kg di telescopio ed accessori una buona attrezzatura, utilizzabile con ottimi risultati da ogni astrofilo.

 

Le Meraviglie del Cielo, sito Web di Giacomo B.

Nato nel 1974 a Catania città situata tra le pendici dell’ Etna e il mar Ionio  inizio la mia esperienza osservativa con un telescopio solo nel 2001, si trattava di un modesto Rifrattore da 60 millimetri con una montatura altazimutale, ricevuti in regalo.

In quella estate la parte da leone del cielo notturno toccava al pianeta Marte, mancavano due anni alla grande opposizione del 2003, ma il suo avvicinamento alla terra era evidente.

Dopo le innumerevoli osservazioni della superficie lunare, l’anno successivo permuto il mio piccolo Rifrattore con il classico Newton da 114 mm montato sulla più performante montatura equatoriale con lo strumento osservo i satelliti di Giove l’anello di Saturno e qualche evanescente particole della Nebulosa di Orione, con lo stesso telescopio intraprendo i primi passi, nella fotografia chimica del cielo.

Tra tante difficoltà e soprattutto assoluta mancanza di esperienza ottengo in campo fotografico dei risultati mediocri, mi rendo subito conto che la Montatura, giocava un  ruolo importantissimo, da li decido di dotarmi di una montatura motorizzata e un’ottica con un’apertura più grande passando ad un Newton da 200 mm con lo specchio iperbolico e la bassa ostruzione del secondario, il salto di qualità è immediato.

Dal Sistema Solare ottengo sempre più particolari, gli anelli di Saturno adesso diventano due e Seeing permettendo la divisione di Cassini è quasi sempre evidente, le bande di Giove sono più perturbate e la sua atmosfera presenta altri particolari di rilievo, di Marte è chiaramente visibile la calotta polare e i rilievi chiaroscuri del suo suolo, effettuo anche tantissime osservazioni del Profondo Cielo nel 2004 e con l’esigenza di strumenti più compatti passo alla configurazione Smith Cassagrein con una apertura da 8” e in concomitanza inizio le mie prime riprese digitali, con CCD.

Apprendo dai diversi forum presenti nella rete, le tecniche di somma ed elaborazione dei frame, ottenendo dei risultati sempre più interessanti.

Mi convinco della necessità di avere qualche pollice in più e nel 2005 passo, pur mantenendo la stessa configurazione ottica passo ad un Smith Cassagrein da 9,25” è uno strumento che mi regala tante soddisfazioni, decido senza prestare molta attenzione al peso di mettere in parallelo allo Smith Cassegrain un Rifrattore NP da 100 immediatamente per una HEQ5 il peso di tale configurazione è eccessivo, sostituisco la montatura con una EQ6 non possiedo per molto tempo questa montatura infatti spinto dalla grande diffusione dei sistemi di puntamento automatico passo ad una EQ6 Synscan PRO.

Dopo diversi anni di utilizzo degli S.C. provo per qualche mese un Rifrattore Meade Apocromatico, costituito da un tripletto ED da 127 mm, il quale, si dimostra subito piuttosto interessante e soprattutto, quasi insensibile alla turbolenza atmosferica.

Il fatto pero’ di aver dimezzato i pollici di apertura, mi fa ritornare nuovamente ad uno schema a specchi e nel 2008, compro un Mewlon Takahashi da 210 mm, lo schema ottico Dall-Kirkham con primario ellissoidale e secondario sferico, con una elevata precisione di lavorazione (1/20 lambda PTV), unita ad una bassa ostruzione, offre una visione degli oggetti nitida e contrastata senza eguali. Purtroppo per impegni lavorativi e per molto tempo questo stupendo telescopio è stato relegato nel mio osservatorio, questo mi ha fatto pensare male di venderlo...Attualmente utilizzo con piacevole soddisfazione un SC Celestron C11 i quasi 3” in più di apertura, ci consentono di effettuare proficue osservazioni e ottime riprese CCD...

 

Le utility del Web: Sopra, il link per conoscere le previsioni meteo e del seeing della tua sede osservativa.

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